CHI SIAMO

IL CO.RI.TA. Comitato per il Rimboschimento della Città di Taranto, nasce come progetto di riforestazione urbana per una Città che resta tra le più inquinate e le meno "boscate" d'Europa. Una ristampa de " L'uomo che piantava gli alberi"di Jean Giono, in uno ad una toccante presentazione di Franco Tassi, è stata per il suo fondatore, Valentino Valentini, un grande stimolo attivante da orientare alle urgenti, "verdi" attività di cui il Comitato s'è fatto promotore. Tutto questo perché " l'albero ha dato moltissimo all'umanità nel corso della sua unga storia, e forse - come  scrive F.Tassi -  era giunto il tempo di contraccambiarlo con affetto e generosità".
Contatti: e-mail entovalentini@gmail.com Tel. 333 572 9284

un po di storia...
-Dopo la sua istituzione (2008),  il CO.RI.TA. - Valentino Valentini, Fabio Millarte, Florenza Mongelli, Lia D' Arcangelo e Roby Shambou (che ha disegnato il logo..) - ha dato un deciso "segnale di partenza"" in occasione della prima "Befana Verde" ( 6 gennaio 2009) piantando un grande leccio nel quartiere Tamburi insieme al Comune di Taranto.
-Sempre su sollecitazione del CO.RI.TA. e nonostante le sue difficoltà debitorie il Comune ha deciso di destinare (2009/2010) una quota dei risparmi di bilancio per circa 70mila euro alla piantumazione di alberi già adulti in Città (lecci, ligustri, pini domestici, ippocastani, tigli, ecc.).
-Il CO.RI.TA. non s'è confrontato solo con l'Ente Locale, ma ha cercato di coinvolgere anche altre associazioni e privati cittadini per sensibilizzarli ad acquistare, adottare e mettere a dimora varie essenze arbustive e arboree.
-Il CO.RI.TA  a tal fine ha anche organizzato eventi culturali e addirittura piccoli spettacoli per raccolta fondi da destinare all'acquisto di alberi da mettere a dimora nella nostra Città, coinvolgendo anche parrocchie e altre istituzioni a carattere religioso, persino...mormoni e buddisti.
-Il nostro Comitato ha anche partecipato alle varie "Fiere Provinciali del Volontariato" e preso contatti con altri gruppi "verdi" in Italia.
-Con alcuni di questi, segnatamente con "Il Giardino dei Lugustri" in Loreto Aprutino, PE, abbiamo dato vita ad un'altra associazione a nome CO.N.AL.PA. (Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio); insieme a loro il CO.RI.TA. ha realizzato una serie numerosa di iniziative di sensibilizzazione e di piantumazione di alberi sul territorio nazionale, senza perdere mai di vista la priorità "Taranto".
-Ad alcune scuole di Taranto e prov. il CO.RI.TA. ha fornito CD contenenti il film d'animazione "L'uomo che piantava gli alberi": tale filmato visionato da gran parte degli studenti della scuola a fronte d'un piccolo contributo (0,50 euro) è servito all'acquisto di alberi da mettere a dimora presso le scuole medesime.
-La nostra compagine ha cercato anche di sensibilizzare personalità del mondo artistico e musicale per la causa degli alberi ( Al Bano, Pippo Baudo...), purtroppo senza riscontro.

Il Parco Archelogico ( e... Orto Botanico ) di TarantoIl Parco Archeologico di Taranto era solo una landa desolata quando agli inizi del 2013 con Raffaella Trovato, prima, poi con Piergianni Caldarulo e il loboriosissimo Gabriele Salvi, abbiamo chiesto le autorizzazioni alla Sovraintendenza per la piantumazione di una trentina di alberi e arbusti di flora autoctona che hanno dato il via alla rigenerazione floristica e ad un conseguente incremento della biodiversità nel Parco, specie a livello di microfauna. Al grido "RIFIORIRE-RINVERDIRE-RIMBOSCARE", ai due nuovi vicepresidenti, Raffaella e Piergianni, si sono aggiunti un un gruppetto di volenterosissimi giovani dell' Archeotower, senza i quali l'ottima riuscita dell' opera di rinverdimento sarebbe stata quasi impossibile, considerata anche la disponibilità dell'acqua necessaria procurata da questi valorosi ragazzi. A tutti loro va anche il merito di aver effettuate periodiche iniziative di pulizia da rifiuti e sporcizia, cosa cui adempiono ancor oggi, surrogando le necessarie manutenzioni e pulizie  a carico del Comune di Taranto.
Oggi troviamo nel Parco Archeologico, e nello sforzo di tutti coloro che lo stanno vivificando, il nostro Gabriele Salvi in priimis, i temi che sono stati cari anche a Jean Giono nel suo "l'Uomo che piantava gli alberi", solo che si consideri la profonda bioempatia e l''attaccamento alla vita e alla natura che essi stanno mostrando a tutta la Città.